Morolo - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Morolo
Check-in
Check-out
Altra destinazione


.: DA VEDERE
CHIESA COLLEGIATA DI SANTA MARIA.
  La prima menzione di questa chiesa risale all' anno 1264 e nelle forme attuali venne completata nell' anno 1620 dopo che piu' volte fu rifatta ed ingrandita. Ha un' unica navata e sei grandi cappelle, tre a destra e tre a sinistra; la prima a destra presso l'altar maggiore e' di patronato della Confraternita del Sacramento e Rosario, la seconda e' dedicata alla Mandonna del Carmine e vi si nota una tela raffigurante la Madonna che per mezzo di due angeli libera alcune anime del Purgatorio con ai due lati San Francesco e San Carlo Borromeo (veniva chiamata anche cappella dei morti perche' in passato in essa vi sostavano i cadaveri in attesa di essere portati al cimitero). La terza cappella, sul lato destro per chi entra, in passato era denominata della Fraterna o della Trinita'; dal 1941 ospita la statua di S.Angelo, patrono di Morolo. Sul lato sinistro, presso l' altare, c'e' la cappella originariamente di S.Giuseppe, in seguito dedicata alla Madonna della Pace; segue la cappella di S.Giacinto e Santa Orsola di patronato della famiglia Lolli ed il curato che ne godeva i beni aveva l' onere di fare scuola ai ragazzi del paese (usanza restata in vita fino al 1870); la tela sull' altare raffigura S.Giacinto e Santa Orsola e fu dipinta dal pittore Eugenio Cisterna. Segue la cappella di Santa Lucia nella quale e' sepolto S.E.Mons. Benedetto Renzoni, segretario-assessore della Sacra Congregazione Concistoriale, morto nel 1950. Il presbiterio, oltre l' altare maggiore, ha un ampio coro ligneo e contiene la grande pala raffigurante l' Assunta, dipinta nel 1750 da Sebastiano Conca. La chiesa fu consacrata il 22 ottobre 1641, le tre campane furono fuse nel 1638, nel 1697 fu installato l' orologio sulla torre campanaria. In data 17 luglio 1782 la chiesa fu elevata alla dignita' di collegiata da papa Clemente XIII ed in tal modo essa comincio' ad essere officiata da un collegio o capitolo di dodici canonici con a capo l'arciprete. Nel 1934 l' interno della chiesa venne restaurato, nel 1942 venne completamente rifatta la pavimentazione interna, nel 1953 fu rinnovata la scalinata esterna; nel 1971 sulla sommita' della scalinata fu eretta la statua in bronzo di San Francesco, copia del capolavoro dello scultore morolano Ernesto Biondi, nel 1972 la chiesa fu arricchita dal portale e nel 1973 dalla cancellata, opere in bronzo dello scultore Tommaso Gismondi.
CHIESA DI SAN PIETRO
  Anticamente (anno 1094) la chiesa di San Pietro era situata in contrada Casali, fuori delle mura cittadine; in seguito a distruzione fu ricostruita all' interno del paese nelle dimensioni attuali. Nel 1892 al centro del timpano della facciata fu posto l' ovale contenente il mezzo busto del Santo, opera dello scultore morolano Ernesto Biondi, ed e' questo l'unico dono artistico lasciato al paese nativo.
CHIESA DI SAN ROCCO
  Piu' esattamente la chiesa e' dedicata ai Santi Sebastiano e Rocco; anche questa chiesa nell' antichita' era situata fuori del centro abitato, in localita' Selva di Varico. Caduta in rovina fu ricostruita nel 1576 all' ingresso del paese ma attualmente e' chiusa al culto.
CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
  Piu' nota col nome di chiesa della Madonna del Piano, e' situata a ridosso dell' attuale cimitero. Fu sicuramente edificata prima dell' anno 1682, ma in origine era solo una piccola cappella; nelle dimensioni attuali fu portata nel 1909, nel 1913 fu costruito il campanile e dal 1975 ha una artistica porta in bronzo, opera dello scultore Tommaso Gismondi. Si puo' ammirare all' interno un affresco, risalente agli inizi del 1600, raffigurante la Madonna delle Grazie con ai lati San Sebastiano e San Rocco.
CHIESA DEI FRATI
  Cosi' e' chiamata dal popolo perche' alla sua origine era officiata dai frati dell' Ordine della Mercede. Fu edificata per iniziativa di un generoso sacerdote morolano, don Giulio Fiaschetti, il quale la doto' anche di alcuni fondi rustici di sua proprieta'. Il titolo esatto di essa era "Chiesa della Beata Vergine della Mercede per la Redenzione degli schiavi"; le fu annesso un convento ed i frati ne presero possesso il 7 giugno 1768 ma rimasero a Morolo meno di cinquanta anni perche' ne furono scacciati dalle truppe francesi di Napoleone e nel 1869 fu affidata alla locale Confraternita della Buona Morte. Nel 1819 il convento fu venduto e, con la scomparsa della Confraternita, anche la chiesa venne abbandonata finche' nel 1974 fu venduta a privati.
CHIESA DI SANT' ANGELO
  Da un documento del 1094 risulta che a quell' epoca esisteva a Morolo una chiesa in montagna dedicata a S.Angelo e San Martino e presso di essa abitavano stabilmente otto famiglie (forse carbonai o caprai). Nei pressi di una grotta consacrata al ricordo della apparizione di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano in Puglia (che da il nome all' ampia valle sottostante detta appunto Valle Sant' Angelo) fu edificata anche una chiesa piu' volte crollata a causa delle pietre cadenti dalla sovrastante parete a picco della montagna; di essa attualmente sono rimaste in piedi solo le mura perimetrali. Fino a circa sessant' anni fa salivano a questa grotta le donne lattanti di Morolo e dei paesi vicini per implorare al Santo l'abbondanza di latte per i neonati.
CHIESA DELLA STAZIONE
  Fu costruita nel 1881 dal conte Pio Filippani e consacrata nell' anno successivo; e' inserita nel vasto immobile costruito dallo stesso Filippani e oggi e' proprieta' della famiglia Schiavi.
CHIESA DI SANT' ANTONIO DI PADOVA.
  Fu iniziata nel 1885 lungo la via di accesso a Morolo da Angelo Maria Schiavi, zelante cittadino morolano, su terreno donato da Angelo Biondi; non fu mai ufficiata ne' rifinita all' interno per la sopravvenuta morte del fondatore.